Di un color giallo paglierino carico di luce. Al naso note di macchia mediterranea, spezie in cui prevale il timo, ed un finale di agrumi. In bocca è minerale, stratificato a rivelare il ritorno delle spezie, vibrante l'acidità. Buona la lunghezza nel finale.
Si abbina ad antipasti e primi di mare oltre che di terra, da provare con il salmone marinato agli agrumi o, uscendo dai canoni abituali, con terrine e paté francesi.
Villa Dora ha creato un Lacryma Christi del Vesuvio Bianco, chiamato "Vigna del Vesuvio" di grande spessore e capacità evolutiva. Da uve coda di volpe e falanghina, da un vigneto di oltre 30 anni su suolo vulcanico, cenere e lapilli, viene vinificato in acciaio in temperatura controllata per poi sostare su fecce fini per 6/8 mesi e affinare sempre in acciaio e poi in bottiglia. Un vino elegante e intrigante fin da subito ma che richiede tempo per esprimere appieno il suo grande potenziale minerale, aromatico e, soprattutto, emozionale.
Riconoscimenti
- Gambero Rosso: --
- Veronelli: --
- Galloni: --
- Slow Wine: --
- Vitae: --
- Vinitaly: --
- Bibenda: --
- The Wine Advocate: --
- James Suckling: --
- Robert Parker: --
- Wine Spectator: --
- Wine Enthusiast: --
- Decanter: --